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A maggio l’ISTAT ha registrato un aumento eccezionale del costo dei carburanti (benzina + 5.2% e gasolio + 7.2% rispetto al 2017) dovuto – questa è la spiegazione dei produttori – all’aumento del prezzo del petrolio che, causa l’inasprirsi delle tensioni fra Iran e Stati Uniti, ha toccato quota 70 dollari a barile. Oggi, come non mai, l’automobilista ha bisogno di risparmiare e può farlo usando qualche accorgimento.
Ecco i nostri 4 consigli:
SCEGLI ATTENTAMENTE IL DISTRIBUTORE
Una ricerca accurata permette di scovare il distributore più conveniente; con l’aiuto di App e siti web – uno fra tutti https://www.prezzibenzina.it/ – è possibile, effettuando una semplice ricerca a zone, trovare la stazione di servizio più vicina a noi dove l’offerta è più vantaggiosa.
Come regola generale, i prezzi migliori vengono applicati nelle zone commerciali dai grandi distributori (ad esempio Auchan, Coop, Carrefour) poiché si crede che il consumatore che si reca a fare rifornimento, sia poi spinto a fermarsi ed effettuare degli acquisti in una di queste catene.
È nelle stazioni di rifornimento delle autostrade, invece, dove paghiamo di più in assoluto perché lì la clientela è condizionata dalla necessità di carburante e non ha la possibilità di scegliere fra diversi rifornitori. Ovviamente il suggerimento è quello di partire sufficientemente attrezzati per un lungo viaggio, quindi con il pieno, e individuare ancor prima di partire dove rifornirsi una volta che la lancetta della riserva ha passato la famigerata linea rossa.
GO ELECTRIC! E FALLO IN GRANDE
Ok, il prezzo di una Tesla va dai 90.000 ai 150.000 Euro, ma vuoi mettere il risparmio?
I fortunati possessori di questo gioiellino, che nulla ha da invidiare alle prestazioni delle vecchie cugine col motore a scoppio (da 0 a 100 kmh in 2,7 secondi, 250 kmh velocità massima, trazione integrale, stabilità e trazione a controllo elettronico) dovrebbero essere felici.
Lo stesso vale per chiunque abbia fatto una scelta strizzando l’occhio anche all’ecologia. Si sa che la sfida del futuro, nel settore automobilistico, è quella delle energie alternative. Fino a oggi il problema principale era quello di far durare una batteria elettrica abbastanza tempo, da qui la necessità di auto ibride, adesso sembra che la strada intrapresa sia quella giusta, infatti i veicoli elettrici commerciali di fascia media hanno un’autonomia che va dai 170 ai 200 km, lontani dai 491 km di Tesla, ma comunque accettabili per una percorrenza media.
La sosta al distributore e il prezzo folle dei carburanti saranno solo un brutto ricordo, un’auto elettrica fa circa 100 km con soli 0.85 Euro – meno di un caffè – quando ce ne vogliono dai 5 ai 10 per 100 km percorsi da un’auto a carburante tradizionale, la ricarica si fa comodamente a casa – magari con un bel pannello solare in giardino – e, soprattutto, la scelta di un’auto elettrica andrà a beneficio del nostro ambiente in termini di inquinamento atmosferico e acustico… l’auto elettrica è silenziosissima! Non facciamoci spaventare dai costi, in pochissimi anni li avremo ammortizzati e faremo felici le generazioni future. Quindi perché non scegliere l’alternativa verde?
CHI VA PIANO VA SANO E… RISPARMIA!
A molti piace premere sull’acceleratore e sentire l’adrenalina, se anche tu ami il brivido, potresti pentirtene al momento di pagare il pieno.
È cosa nota che le condizioni dell’automobile incidano molto sul consumo di carburante: un’inadeguata pressione delle ruote – che può essere anche pericolosa – microscopiche parti otturate o usurate, l’uso del climatizzatore, i finestrini aperti, sono tutte variabili che pesano moltissimo sul portafogli, aumentando fino al 10% i consumi, soprattutto nel traffico cittadino.
Ma cosa dire quando è lo stile di guida che fa lievitare i costi anche del 50%?
Quindi calma i bollori, dimentica quanto sia bello sentirsi come un pilota di F1 e rallenta. Scegli le strade più brevi e pianeggianti che conosci, usa sapientemente il cambio cercando di non superare i 2000 giri a diesel e i 3000 a benzina, scegli uno stile di guida fluido, evitando di accelerare e frenare continuamente, il tuo conto in banca ti ringrazierà e anche i tuoi passeggeri. Non dimenticare poi di spegnere il motore a ogni sosta, inquinare, si sa, è sempre la peggiore scelta possibile.
SII MODESTO, SCEGLI UN’UTILITARIA
A volte è bello sognare in grande ma per risparmiare si deve cambiare punto di vista. Se stai cercando una nuova auto da acquistare, il diesel, con i prezzi al litro sempre più allineati a quelli della benzina, non è più la scelta ovvia da fare, anche e soprattutto per una questione ambientale.
I produttori di auto, oramai si sa, dichiarano consumi ed emissioni diversi da quelli reali, raccogliendo i propri dati in fase di omologazione, in condizioni che poi non si verificano una volta che il veicolo è messo su strada. Questo ha spinto alcune importanti città europee a chiudere sempre più i propri confini ai motori diesel per preservare la qualità dell’aria, Milano è l’ultimo esempio.
Per fortuna esiste il grande database Equa Index, di Emissions Analytics, che impiega degli avanzatissimi sistemi di monitoraggio GPS per definire emissioni e, soprattutto, consumi reali.
Scegliere un’auto di fascia medio bassa, sotto i 10.000 Euro, facendo una ricerca sui consumi effettivi e non su quelli dichiarati, è una garanzia di risparmio; ovviamente lo spazio sarà un po’ sacrificato – ricordiamoci però che più peso viene trasportato, più si spende – ma se si vive in città e non si hanno grosse necessità di spostamento è la soluzione migliore. Quindi sia che sia una citycar, un SUV di piccole dimensioni o un’auto elettrica, mantenere un profilo basso paga sempre.
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