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Due anni fa agli Europei avevamo sognato insieme a loro.
Insieme a capitan Gunnarsson abbiamo vissuto la loro favola moderna fatta di (ri)vincita contro ogni previsione, di umiltà e passione. Ci siamo commossi quando proprio questa favola è stata interrotta dalla Francia che, sotto a una pioggia quasi evocativa, ha mandato a casa ai quarti gli undici biondissimi. Ma il calore degli islandesi, in contrapposizione con il loro clima artico, non si era per niente raffreddato. Anche nella sconfitta, seppur dopo qualche più che giustificata lacrima, l’intera squadra ha salutato gli europei del 2016 con la loro danza, la geyser-sound, danza ormai diventata rito, che era riuscita a riportare il fuoco nella ormai spenta serata.
Quest’anno però non sono più una sorpresa.
Si sono imposti primi nel loro girone di qualificazione per i Mondiali 2018 in Russia, debuttando così per la prima volta ai mondiali di calcio.
ECCO ALCUNE CURIOSITÀ CHE POTREBBERO DIVERTIRVI
1) Il loro allenatore è un dentista
Heimir Hallgrimsson infatti, lavora come dentista nella sua città natale di Vestmannaeyjar, un piccolo comune con poco più di 4 mila abitanti.
2) In Islanda hanno più vulcani che giocatori
Ci sono infatti 21 mila giocatori di calcio su una popolazione che raggiunge appena i 330 mila abitanti di cui solamente 120 sono giocatori professionisti; il territorio islandese invece ospita ben 126 vulcani.
3) Si allenano in “cupole”
A causa del grande freddo (la temperatura media nei mesi più caldi si aggira intorno ai 10°-13°) l’Islanda ha investito in strutture indoor per lo sport. Fino ad ora ci sono 11 cupole adibite a campi di calcio che comprendono, oltre al campo, anche spogliatoi, stand, ecc. arrivando a contenere migliaia di spettatori.
4) Il portiere della squadra è anche un regista
Prima di diventare a tutti gli effetti un calciatore professionista, Hannes Halldorsson (34 anni) era un regista.
Tra i suoi lavori spicca il video musicale della canzone presentata all’Eurovision 2012 della coppia islandese Greta Salome & Jonsi e una pubblicità della Coca Cola.
Il colosso delle bibite quest’anno ha infatti commissionato una pubblicità al portiere-regista tutto a tema islandese ovviamente.
5) I supporter islandesi si fanno chiamare “Tólfan”, letteralmente “I Dodici”
Il primo club di supporter per la squadra fu creato nel 2007 da un piccolo numero di tifosi che si consideravano i dodicesimi uomini in campo.
Curiosità bonus:
Il centrocampista islandese Emil Hallfreðsson, ha giocato a lungo nell’Hellas Verona ed è diventato un appassionato di vino. Durante la sua permanenza a Verona è infatti diventato un importatore di vino della zona di Valpolicella in Islanda.
A gennaio del 2016 è stato venduto all’Udinese, chissà se adesso da vero intenditore si dedicherà ai vini friulani!
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